
Originariamente Scritto da
smoldino
Ci sono 3 parametri per valutare quello che fa Biraghi (spoiler, in fondo a questo pippozzo). Cerco di riassumere al meglio il Regolamento nelle parti salienti. Non citatemi altre fonti, vi prego, non vanno lette! PS: se non vi fidate, vi linko il regolamento e potete leggere tutta la Regola 11 (
https://www.aia-figc.it/download/reg...i/reg_2021.pdf : da pagina 85 a pagina 88)
Regola 11 - Fuorigioco
Essere in posizione di fuorigioco non è di per sé un’infrazione.
Un calciatore in posizione di fuorigioco nel momento in cui il pallone viene giocato o toccato (Per tale valutazione deve essere preso in considerazione il primo punto di contatto con il pallone “giocato” o “toccato”) da un suo compagno deve essere punito soltanto se viene coinvolto nel gioco attivo:
• interferendo con il gioco, giocando o toccando il pallone passato o toccato da un compagno
oppure
•
interferendo con un avversario:
- impedendogli di giocare o di essere in grado di giocare il pallone, ostruendogli chiaramente la linea di visione, o
- contendendogli il pallone, o
-
tentando chiaramente di giocare il pallone che è vicino quando questa azione impatta sull’avversario, o
- facendo un’evidente azione che chiaramente impatta sulla capacità dell’avversario di giocare il pallone
Guida pratica AIA
6. Nel contesto della Regola 11, che si significato deve darsi all’espressione “azione che impatta sull’avversario”?
L’espressione si riferisce alla capacità (anche potenziale) del difendente di giocare il pallone e si applica a quelle situazioni in cui il movimento del difendente per giocare il pallone viene ritardato, ostacolato o impedito dal calciatore in fuorigioco.
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Cosa analizzare per il caso di Fiorentina-Atalanta:
- Il paragrafo interessato, essendo un fuorigioco "passivo", è quello dell' "interferendo con un avversario"
- Ci sono due punti d'interesse possibili, il tentare chiaramente di giocare un pallone vicino oppure fare un'azione che chiaramente impatta sul difensore
- Ora, rimane un'unica cosa da definire. Che cosa significa "azione che impatta sull'avversario"? La guida pratica lo spiega; attenzione, va aggiunto un dettaglio, concatenando i pezzi del puzzle: dev'essere un'azione evidente e chiara (tornando alla regola) in cui il movimento del difensore viene ritardato, ostacolato o impedito
Domanda: come fa uno che si trova a metri dal pallone e che corre dritto, a compiere un'azione evidente e chiara che pregiudichi, secondo quanto detto sopra, i movimenti del difensore? Non è d'interesse se il difensore si è distratto per chi è in fuorigioco, che cambi la traiettoria; l'attaccante non ha da regolamento responsabilità sui movimenti individuali del difensore, che vanno analizzati indipendentemente da quello che succede, ma solamente su azioni che impattano quelle del difensore. A me viene in mente solamente un contatto provocato dall'attaccante sul difensore; se il difensore va a zig-zag o sbatte sull'attaccante, non è fuorigioco!
Che poi un arbitro di campo valuti immediatamente che Hateboer colpisca o meno Biraghi (non si capisce neanche al rallentatore) senza andare a rivederlo al video fa decisamente ridere. Faccio notare che è facile sistemare poi i giudizi sugli operati arbitrali da parte degli organi stessi (io mi aspetto che l'AIA dica che è stato fatto tutto perfettamente), basta dire che l'arbitro di campo abbia valutato tutto e subito correttamente: è tutto l'anno che si danno giudizi in maniera randomica.