Caspita....non so se riuscirei a giocare ad una versione vecchia
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Mi chiamo Diego.
Di pomeriggio lavoro come insegnante al serale, finisco quasi sempre tra le 21 e le 22.
Considerando che inizio quasi sempre a lavorare al mattino, che ho una compagna, tre animali, una casa, un affitto e tutto il resto, in genere alle 22 vorrei solo affondare in un letto a leggere.
Sto portando avanti molto faticosamente una carriera a FM19, in Scozia, che racconto in un altro post. Ma, nelle ultime settimane, ho reinstallato sul mio pc CM 01/02, il responsabile supremo del mio innamoramento per questo titolo, per questa tipologia di gioco, in parte anche per questo meraviglioso sport.
Riaccendendolo, ho notato subito una cosa. Per quanto possa essere immensamente meno profondo di qualsiasi Football Manager, schiacciare il tasto Continua ti dà comunque la medesima emozione, lo stesso brivido di adrenalina in attesa della prossima notizia.
Sono giochi diversi, sono mondi diversi, sono passati anche 20 anni. Così mi sono dato una regola: versione originale del gioco, senza aggiunte e senza DB, e massimo una partita al giorno, una sola, ma almeno 5 giorni la settimana.
Voglio vedere dove arrivo, se riesco ad essere costante nella vita, almeno una volta sola.
Caspita....non so se riuscirei a giocare ad una versione vecchia
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Sarò breve. Ho scelto il Napoli.
È l'estate 2001. Tra il G8 di Genova e l'11 settembre, la squadra è in ritiro estivo. Siamo a Brusson, val d'Aosta. A metà del ritiro, Gigi De Canio dà le dimissioni: irrevocabili, irrefutabili, inoppugnabili. La squadra, già con grossi debiti sulle spalle, si ritrova anche orfana della guida tecnica. Il duo presidenziale, Ferlaino-Corbelli, convoca una riunione di emergenza: la panchina viene temporaneamente affidata a me. Non ho nessuna esperienza come allenatore, ma la dirigenza decide che sono l'uomo giusto per il campionato di serie B 2001/2002. La città è sotto shock, anche io.
La campagna acquisti non può essere faranoica: era un Napoli molto diverso da quello di oggi, sull'orlo del fallimento. C'è il blasone, però, quello che ci consente di convincere l'attaccante croato Davor Suker, che arriva a parametro zero. Per il resto, solo due prestiti: Fabio Grosso e Massimo Tarantino, per rendere più folto il centrocampo, soprattutto nella parte sinistra.
Fast forward: a metà settembre, la situazione non è poi così disastrosa. Il primo mese non è andato male. Siamo al primo turno di Coppa Italia e in campionato ce la caviamo. Questi sono i risultati finora:
COPPA ITALIA
La formula è quella del girone all'italiana: quattro squadre, passa solo la prima classificata.
11.08.2001 Genoa-Napoli 0-1 (Jankulovski)
19.08.2001 Napoli-Pistoiese 3-0 (Bonomi, Magoni, Graffiedi)
29.08.2001 Catania-Napoli 1-1 (Pane (C), Suker)
La partita più faticosa è proprio l'ultima, contro l'unica squadra di C del girone. Riusciamo a pareggiare nel secondo tempo e ci conquistiamo l'accesso al primo turno. Incontreremo la Fiorentina di Rui Costa.
CAMPIONATO
1/38 Genoa-Napoli 1-2 (Graffiedi, Sanda (G), Suker)
2/38 Napoli-Ancona 1-1 (Pane (A), Suker)
3/38 Modena-Napoli 1-0 (Veronese)
4/38 Napoli-Vicenza 3-0 (Tarantino, Tarantino, Graffiedi)
Codice:Ancona 10 Ternana 9 Palermo 8 Napoli 7 Cosenza 7 Sampdoria 7 Genoa 6 Modena 6 Reggina 6 Salernitana 5 Vicenza 5 Cagliari 5 Crotone 4 Bari 4* Como 4 Cittadella 4 Pisa 4 Siena 3 Messina 2 Empoli 1* * una partita in meno
Ultima modifica di astreo; 21-01-2024 alle 19:01
SCHEMA DI GIOCO
La mia proposta di gioco è un classico 3-4-2-1. Tra i pali, il titolare è Franco Mancini (pace all'anima sua, grandissimo giocatore), il suo vice Roccati, il terzo Gragnaniello.
Il terzetto centrale è formato, inizialmente da Luppi, Troise sul centro-destra e Bonomi sul centro-sinistra. Quest'ultimo, però, è di piede destro, per cui sto valutando l'inserimento di Villa come centrale, per consentire a Luppi di scalare sul centro-sinistra.
Sulle fasce, i titolari sono Jankulovski sulla sinistra e Moriero a destra. Entrambi, però, hanno saltato per infortunio le prime giornate: al loro posto, l'ex-Inter Tarantino a sinistra e Oscar Magoni a destra. Al centro, la coppia Husain-Vidigal, per fare da frangiflutti ed impostare.
Sulla trequarti agisce la coppia costituita dallo svizzero Sesa e dal napoletano Massimo Rastelli, mentre Suker e Graffiedi si alternano nel ruolo di centravanti, in attesa del ritorno di Roberto Stellone, infortunato di lungo corso.
Madonna che nomi![]()
Non c'era Taribo West tra i papabili a parametro zero?
Il Talento coglie il bersaglio che gli altri non sanno cogliere
Il Genio coglie il bersaglio che gli altri non sanno vedere (cit.)
Il calendario di questa settimana è stato molto strano. Il mercoledì andiamo al Franchi a giocarci l'andata del primo turno di Coppa Italia, e già il venerdì siamo impegnati nell'anticipo della quinta giornata contro l'Empoli.
L'ennesima prova che la federazione e il presidente Franco Carraro non ci amano.
A Firenze ci presentiamo con un modulo molto prudente, partiamo con un 5-4-1, che vede il redivivo stellone unico terminale offensivo.
Non è una scelta cattiva, conteniamo la prima ondata viola e poi man mano prendiamo coraggio, guadagniamo campo e il napoli alza pian piano, ma con costanza, il proprio baricentro. Certo, la fiorentina è priva di alcuni dei suoi uomini migliori, come Enrico Chiesa, ma chi è in campo non è niente male. Tuttavia il fortino resiste per tutti e 90 i minuti: conquistiamo così un pareggio molto prezioso in vista del ritorno al San Paolo.
Dopo appena 48 ore siamo di scena a Empoli. I toscani sono ultimi in classifica, ma hanno una squadra niente male, con Di Natale, Bresciano e Maccarone che formano un meraviglioso tridente. Noi torniamo al solito abito, il 3-4-2-1 che, per adesso, ci sta facendo esprimere meglio, soprattutto in difesa. Tornano i soliti, con Graffiedi supportato da Sesa e Rastelli. È proprio quest'ultimo a illudere lo spicchio la curva partenopea al Castellani: dopo 15 minuti la butta dentro su suggerimento di Jankulovski, ma il gol è annullato per fuorigioco di Sesa. E proprio sul ribaltamento in fronte si materializza il vantaggio empolese, sull'asse Grella-Maccarone. Il tiro di Big Mac è imparabile per il pur ottimo Mancini.
Cerchiamo di riassestarci, con il passare dei minuti inseriamo tutti gli attaccanti a nostra disposizione, ma è un tentativo tanto disperato quanto inutile. Finisce 1-0: prima vittoria empolese, che poi vincerà anche il recupero con il Bari agganciandoci in classifica e seconda sconfitta azzurra su tre trasferte totali.
La dirigenza è molto arrabbiata e la mia panchina è già in discussione. È anche per questo che sfruttiamo la finestra prestiti ancora aperta per segnare due colpi molto importanti, fino a gennaio. Dalle due sponde dei Navigli arrivano Guglielminpietro e Boban, entrambi scontenti sotto la Madonnina, entrambi pronti a dare il loro contributo tecnico alla causa azzurra.
Guardiola e Allegri giocatori, è vero!...cazzo se sono vecchio
Il Talento coglie il bersaglio che gli altri non sanno cogliere
Il Genio coglie il bersaglio che gli altri non sanno vedere (cit.)
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