- l'intervento non è "verso" l'avversario (quante volte vi pongo l'attenzione su tale caratteristica) ma è in anticipo, "davanti"
- al momento del contatto sul piede di appoggio il contatto è minimo, il piede del difendente striscia a terra ed è una parte "marginale" dell'intervento
- l'attitudine è di prendere il pallone, cosa che, per altro, fa
- il contatto con la gamba che calcia avviene quando questa si abbassa per dinamica e si trova "sotto" le gambe dell'avversario che, di fatto, è "già passato"
Da qui la non punibilità (si tratta quindi di uno scontro di gioco), probabilmente evidente secondo le direttive dell'OT che ha supportato l'intervento VAR. A mio avviso, prima di aver sentito l'argomentazione, l'errore poteva essere non considerato chiaro ed evidente, prendo atto invece che il limite del chiaro ed evidente è stato correttamente valutato e adeguo, come sempre, la mia sensibilità, che migliora dopo ogni analisi.
Glisso sulla questione dell'accentuazione del contatto da parte dell'attaccante. Si tratta di un argomento trito e ritrito.
A centrocampo questo intervento sarebbe stato fischiato? Probabilmente in area di rigore c'è maggiore concentrazione e attenzione, ma non supporterò mai una visione di punibilità diversa tra area e fuori area, per motivi già affrontati in cui ho sottolineato per tale questione una serie di bias cognitivi specifici.
Qui il video di Open VAR
https://www.youtube.com/watch?v=GyTd7qsmy7o
Sul VAR Marco Alessandro Anto dice
"Eccoci qua
Grazie per le delucidazioni
Volevo proporre analisi sul primo caso del video
Non tanto un’analisi del fallo quanto della dinamica Var-ddg
Il primo punto che voglio chiedere è, magari capisco male io dal video, perché sembra che sia l’avar a chiamare il var a vedere quando ho sempre pensato fossero tutti davanti al monitor e vedessero in diretta o cmq fosse il var quello più preso invece si sente proprio l’avar chiamare il var a vedere con risposta del var Daniele Paterna “Devo vedere?”
La seconda analisi che chiedo verte sul dialogo var-ddg
Il var una volta capita la dinamica dell’accaduto richiama il ddg alla ofr perchè per lui non sussiste in quanto vi è sia una deviazione del tiro e che è proprio la dinamica a sfuggire al ddg, il bianco interviene fermandosi dopo la deviazione del pallone e il blu nello slancio del tiro gli ricade addosso, lo dice proprio che è il blu ad intervenire sul bianco secondo lui, ma una volta arrivato il ddg alla ofr gli lascia le immagini che non comprende come il var e non solo, gli dice queste son le immagini, decidi tu quindi non gli propone neanche la sua versione nonché motivo della chiamata alla ofr; volevo sapere se per timore reverenziale (Ayroldi ha 35 caps più di Paterna in A) o cmq il var non è tenuto a rimarcare la sua versione neanche quando è palesemente che stan dicendo uno A e l’altro Z ed A è una palese malinterpretazione
Grazie ancora"
Sulla questione VAR e AVAR ricordo che si supportano e talvolta, quando uno è impegnato a rivedere una azione, l'altro segue la diretta. Inoltre, in caso stessero rivedendo assieme le immagini, il primo che nota qualcosa di significativo lo fa notare all'altro. In questo caso VAR e AVAR sono arbitri entrambi (AVAR talvolta è Assistente) e quindi collaborano quasi alla pari. Per quanto le decisioni finali siano a capo del VAR.
Il timore reverenziale semplicemente non esiste, ognuno si sta giocando la propria gara e sanno tutti che l'unico modo di uscirne bene è aiutarsi a pieno. Forse la dialettica avrebbe potuto aiutare meglio, spiegando nel dettaglio quali sono gli elementi di non punibilità (banalmente se Paterna avesse argomentato come ho fatto io qui sopra, forse Ayroldi avrebbe avuto maggiori e più utili indicazioni). Devono crescere tutti, fare il VAR è un compito complicatissimo, molto ma molto di più di quanto il fruitore dello spettacolo calcio possa effettivamente capire.
È andata male, ne faranno tesoro.