I punti di contatto sono la poca coerenza nel voler difendere il proprio giocatore dal razzismo di uno sconosciuto signor nessuno solo perchè (probabile) dipendente Rai, quando non si fa tutto ciò che è possibile per eliminare il razzismo a casa propria.
Riguardo ai rapporti ultras-società, non ho mai parlato di mafia, ma al limite di connivenza su un discorso di lucro quando si legge che lo stesso Agnelli ammette di aver contravvenuto alle regole cedendo la gestione della vendita dei biglietti a dei non dipendenti dalla società.