Il FPF tiene conto delle entrate e delle uscite del calciomercato ed inoltre del budget stipendi utilizzato in base a quello concesso dalla dirigenza. Ogni allenatore avrà dunque un coefficiente, risultato di una semplice equazione ovvero:
(spesa stipendi – cessioni + acquisti) / (budget iniziale stipendi + budget trasferimenti)
Da questa equazione ricaveremo il coefficiente di ognuno di voi per il calciomercato. A partire dal coefficiente ricavato, ognuno riceverà un certo numero di punti.
Come calcolare il punteggio FPF?
Il punteggio sarà esattamente dipendente dal coefficiente totalizzato ed è calcolabile utilizzando le seguenti formule.
- Se il coefficiente è minore di 1 (ossia siete dei virtuosi, avendo speso meno di quello che avevate), allora riceverete un punteggio positivo calcolato in questo modo: (1 - COEFFICIENTE) * 6
- Se il coefficiente è maggiore di 1 (ossia siete degli spendaccioni ed avete speso più di quello che avevate), allora riceverete un punteggio negativo calcolato in questo modo: -(COEFFICIENTE - 1) * 10
In pratica, è come se il punteggio massimo corrispondesse a 6 e viene acquisito da chi ottiene un coefficiente pari a 0; quindi si procede linearmente a scendere (chi si trova in questo settore, ha speso meno di quello che aveva) fino ad arrivare ad avere 0 punti qualora il coefficiente sia precisamente pari ad 1 (ossia avete speso esattamente quello che avevate a disposizione). Da qui in poi, ossia quando il coefficiente è superiore ad 1 (ossia avete speso più di quello che avevate), avrete un coefficiente negativo che aumenterà fino ad arrivare ad un minimo di -10, che corrisponde ad un coefficiente pari a 2.
Perché il massimo è +6 ed il minimo è -10?
Ad inizio stagione ognuno parte già con un ammontare di punti positivo, pertanto è come se si partisse già in posizione di vantaggio. Inoltre il FPF è pensato come strumento di controllo e deterrente per le spese pazze, pertanto si è ritenuto opportuno incidere maggiormente verso il negativo per i trasgressori. E' chiaro che fin quando ci si mantiene in posizioni finanziarie opportune, ossia prossime al pareggio di bilancio (ossia vicine al coefficiente 1), sia dal lato positivo sia dal lato negativo, i punti ottenuti o persi incidono poco sulla classifica finale, mentre viceversa risultano molto incisivi per i grandi virtuosi e per i grandi spendaccioni.