L'alba svedese accompagnava i miei passi nel lungo corridoio dell'aeroporto di Stoccolma. La scopata della sera prima al bordello aveva lasciato i segni sulla mia faccia, graffiata da una gatta un pò su di giri. La vodka presa per combattere il freddo faceva il suo effetto, mentre il tabellone della partenze non si decide proprio a mettere il mio aereo. Un rinnovo sul tavolo, grazie, ma non ho voglia, il mio l'ho fatto, buona fortuna, sul serio. Mi mancherà questo paesino, ma è ora di tornare a casa
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