All'inizio della stagione 2028/29, la Fiorentina non era più una meteora. Ormai, grazie alla guida di Vittorio, i viola erano entrati nel novero dei top team mondiali, sia per reputazione che per valore stimato
Da un top team, ci si aspettava un mercato incentrato sui top player, e la Fiorentina, a fronte delle cessioni importanti di Grillo al Benevento per 6.5M, Ozturk al Real Sociedad per 8.25M, Hassan al Torino per 13.75M e Andreini al Napoli per 18.5M, non deluse le aspettative, ingaggiando il terzino sinistro giapponese Takeuchi dal Bayern Monaco, il trequartista olandese Ruud Zuiderwijk dal Porto e la punta francese Emmanuel Robin dal Barcellona, per un esborso che si diceva superare i 120 Milioni di Euro.
per completare la rosa, arrivò anche il giovane Elia Spini, dallo Standard Liegi, e furono inoltre integrati alcuni elementi di spicco della formazione primavera.
La stagione ufficiale iniziò, come ormai d'abitudine, con le supercoppe, Italiana, contro la Lazio, ed Europea, contro il Siviglia. All'Olimpico i biancocelesti costrinsero la formazione viola al pari dopo 120 minuti, ed ai conseguenti rigori, dove l'errore di D'Alessandro, appena tornato in Italia dopo l'esperienza al City, consegnò il trofeo alla Fiorentina.
Contro gli spagnoli, invece, la partita fu chiusa dopo appena 25 minuti. La doppietta di Solomon mise in ginocchio il Siviglia, che da lì al 90' non trovò mai le energie per tornare in partita.
La Fiorentina, conquistate le due supercoppe, si presentava già pronta a dominare sia in Italia che in Europa