STAGIONE 2 - RIPARTIRE
PRELUDIO - SABBATH BLOODY SABBATH
Frank Anthony Iommi non sapeva bene cosa avrebbe fatto "da grande". Era indeciso se provare a coltivare il sogno, il suo sogno, di diventare un musicista o continuare a tenersi stretto quel lavoro in fabbrica. Rischiare un sogno o tranquillamente vivere nella mediocrità di quella fabbrica di Birmingham?
Forse è proprio questo pensiero che lo distrasse in uno dei suoi ultimi turni, mentre realizzava che il suo talento lo stava portando finalmente dove meritava: suonava con i Jethro Tull. Era un rimpiazzo temporaneo, vero, ma era un attestato di stima e un apprezzamento per quello sapeva fare.
Il destino aveva altro in mente per lui: una prova, una sfida. E così, nel pensare al sogno la realtà della fabbrica si portò via due falangi della mano destra: le falangi superiori del medio e dell'anulare. E quelle falangi, per un chitarrista mancino, sono tutto.
Frank Anthony Iommi venne ricoverato e tentarono in tutti i modi a riattaccargli quei pezzi di vita, quei pezzi di sogno. Niente da fare. Il sogno sembrava svanire, sembrava chiudersi prima ancora di diventare concreto. Provò addirittura a suonare la chitarra da destro, forzando quella che era la sua natura. Non ci riuscì.
Arrivò la depressione, la rinuncia.
Poi arrivò Django Reinhardt. Django era un sinti, nato in Belgio, che fin da piccolo iniziò a appassionarsi di musica. Quando aveva diciotto anni e il suo talento era già ampiamente apprezzato, la roulotte di famiglia fu colpita da un incendio e Django riportò gravi ustioni, perse l'uso della gamba destra e di parte della mano sinistra: l'anulare e il mignolo furono saldati insieme dalla cicatrizzazione. Potè muovere e usare solo indice e medio. Ma Django non si arrese, non abbandonò la musica e fece di quella menomazione la sua forza. Sviluppò per colpa o grazie a quella menomazione un tecnica chitarristica che cambiò per sempre la musica jazz, e contemporanea in genere, per sempre.
Frank Anthony Iommi fu ispirato da quella vicenda, e si rese conto che il suo sogno non lo aveva abbandonato, ma gli aveva dato solo modo di essere migliore. Unico.
Creò da solo alcune protesi, fondendo e sagomando la plastica di alcuni tappi di detersivo. Per poter suonare meglio con le protesi, scelse oltretutto di accordare il suo strumento un semitono sotto rispetto alle chitarre normali, per avere corde più morbide. Quel tono cupo, scuro, che è parte stessa dalla maggior parte dell'hard rock, nacque di lì (giusto Slash?).
Tommy Iommi e i Black Sabbath divennero leggenda.
Anche questa storia ha avuto il suo piccolo punto di svolta, ma non ci siamo fermati, e ora è tempo di tornare a crescere.




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