Leggendo tutto l'articolo mi vengono in mente un paio di osservazioni che vorrei condividere:
Non trascurerei il fatto del "taglio" dell rose delle squadre meno competitive; questo, nell'ottica anche di un probabile (e forse auspicabile) taglio nel numero di squadre di Lega Pro porterebbe ad un incremento di calciatori senza squadra che potrebbe portare a malumori anche all'interno della AIC stessa...
Ma la principale osservazione è un'altra: indubbiamente diminuire le squadre aumenta la qualità media del campionato. Ma ciò non porta automaticamente ad una maggiore competitività delle squadre in Europa... Fermo restando che la competitività non deve dipendere necessariamente dai diritti TV (e la Bundensliga ne è l'esempio), da quello che scrivi tu @JacopoP , il passaggio a 16 squadre comporterebbe una perdita media dell'1,32%, quindi sostanzialmente gli introiti sarebbero equivalenti. Questo è positivo. Ma a quanto ammontano i diritti TV della Premier o della Liga ad esempio? A memoria (quindi posso sbagliare) mi pareva di aver letto che fossero di gran lunga superiori a quelli della Serie A, è vero? E se è vero, credi che tutti gli aspetti positivi legati al passaggio a 16 squadre che hai giustamente elencato nell'articolo possano essere sufficienti a rendere il "pacchetto" più attraente e a colmare questo gap economico? E se sì, perchè Premier e Liga non si pongono il problema (magari se lo pongono?) di abbassare a loro voltà il numero di squadre nella massima serie?
Questo se il fine di tutta la riforma è quello di riportare il calcio italiano ai vertici d'Europa come era negli anni '90...
Tutto ovviamente IMHO...