Citazione Originariamente Scritto da bizio77 Visualizza Messaggio
dalla sentenza bosman in poi le cose sono cambiate, questo è ovvio; non ero su marte sino all'altro giorno

però secondo me dopo che sei stato quattro anni in una società ci sono due modi di andare via:
1) di comune accordo
2) sbattendo la porta

il comune accordo prevede che dirigenza e giocatore (e/o suo rappresentante) concordiate che il futuro del giocatore non sia più con la squadra di appertenenza; di comune accordo si accetta la cosa e si valutano le offerte che possono arrivare (e sempre di comune accordo si ragiona su quella che è la valutazione del cartellino) sempre di comune accordo si decide la modalità d'uscita dal contratto

ti faccio un esempio: Astori andava a scadenza al Cagliari non c'era volontà di rinnovare perché secondo lui era giunta l'ora di cambiare aria dopo 4 anni di Cagliari, il giocatore però era riconoscente con la società che lo ha lanciato e con la città che lo ha osannato, non ha forzato la mano per andar via a scadenza e non ha nemmeno puntato i piedi per far si che l'uscita fosse più facile possibile e fanculo le esigenze del Cagliari, anzi: ha abboccato la Lazio che ha proposto miseria per il cartellino ma poi si è accordato con la Roma che ha trovato un accordo con il Cagliari alla giusta valutazione ivi compreso un rinnovo farlocco durato 10 giorni.

L'altro esempio che conoscerai sicuramente di più è quello di Pogba che rinnova e poi va via ad una cifra mostruosa, ovvio che un giocatore non si deve sentire obbligato poi con quello che sta facendo Donnarumma al Milan quello che ha fatto Neto alla Fiorentina è in secondo o in terzo piano
Ho capito

Ma in ogni caso non trovo "scorretto" il comportamento. Solo perché la società non guadagna.