due registi ed entrambi a sostegno... ho paura che si pestino un po' i piedi tra loro
Stagione 2018/19
2.Bundesliga
FC Magdeburg
Il modulo con cui il neopromosso club sassone sta cercando di ottenere la permanenza in 2a Bundesliga è un moderno 433, già usato con successo l'anno precedente, che prevede nel regista mobile piazzato sul centro sinistra, la pedina di maggior rilievo tattico.
Va da sè che il contenimento, o peggio, il totale controllo da parte degli avversari, di un uomo fondamentale per l'architettura tattica della squadra, possa essere oltremodo decisivo per le sorti della partita. A volte non c'è nemmeno bisogno di un'attenzione particolare da parte dell'avversario, a volte infatti, succede che sia proprio il giocatore stesso a smarrirsi, vittima di una misteriosa quanto oggettiva involuzione registrata in continue prestazioni inconsistenti, e allora è abbastanza naturale che sia anche tutto il resto della squadra a colare a picco.
Ma andiamo per ordine:
Estate 2018.
Il Magdeburgo tra gli applausi ufficializza l'ingaggio di Erik Majetschak, un 18enne originario di Bad Lausick a 160 km a sud della capitale sassone e di proprietà del Lipsia. Autentico colpo di mercato che rilancia l'entusiasmo dei tifosi ed eleva il pronostico di fine stagione dei media sul Magdeburgo: da sicura, a possibile retrocessa. Si tratta di un giocatore di indubbio talento, già leader delle selezioni giovanili tedesche, con attitudini naturali da regista a supporto di una buona struttura fisica in rapido sviluppo data l'età. Centrocampista creativo, ma essenziale. Destro naturale, ma capace di giocare con disinvoltura anche con il mancino, può giocare praticamente in ogni ruolo al centro del campo.
L'allenatore decide di collocarlo come regista senza particolari restrizioni e con la libertà di svariare un po' ovunque.
Accanto a lui giostreranno il capitano Marius Sowislo [scheda], che favorirà l'inserimento di Erik negli schemi della squadra, e la rivelazione dell'anno precedente Björn Rother [scheda].
Pronto a subentrare invece l'altro nuovo acquisto, l'esuberante Hans Sarpei [scheda], che servirà sopratutto a far riprendere un po' di ossigeno al capitano 36enne.
I primi 6 mesi di stagione sono trascorsi e hanno evidenziato un dato abbastanza preoccupante: la squadra stenta (18 partite, 4 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte), e l'impressione più diffusa è quella che, a meno di inattese possibilità offerte dal mercato di riparazione, continuerà a farlo fino all'ultima giornata di campionato. Ma tra tutta una serie di problemi minori che affliggono il Magdeburgo, dalla difesa complessivamente troppo lenta fino al disastro della tenuta psicologica con una squadra incapace di mantenere il vantaggio per più di 10 minuti, quello maggiore, evidente a tutti, risiede a centrocampo:
se Sowislo e Rother sono riusciti a confermare nonostante il salto di categoria gli ottimi standard mostrati nella stagione precedente in 3a Liga, lo stesso non si può dire di Erik Majetschak, il più atteso, in preda ad una preoccupante involuzione da quando è sceso in 2a Bundesliga.
Impacciato ed evanescente, sembra che la grande fiducia riposta su di lui da parte di tutti, sia diventata un peso insostenibile e che lo stia lentamente stritolando. Impasse psicologico? Problema d'ambientamento? Il ruolo sembra esser stato cucito su misura su quelle che sono le sue caratteristiche, non può essere quello il problema.
L'allenatore completamente impegnato a strologare su variazioni tattiche di pronto intervento, ha finito per tagliare la testa al toro e risolvere il tutto con una brutale sostituzione di uomini e così accade che in mezzo a tanto stupore, Erik finisce mestamente in panchina, e Ludwig [scheda] dopo aver contribuito alla promozione della squadra lo scorso anno nel ruolo ceduto a malincuore proprio quest'anno al talentino del Lipsia, torna a riprendersi la titolarità.
Poco male, con Andreas il centrocampo riacquista efficienza, si ricompone il terzetto dell'anno della promozione, e ai tifosi torna la galloria perduta.
Spoiler:
Andreas Ludwig:
Erik Majetschak:
Tuttavia la delusione resta. Non si capisce come un giocatore, qualitativamente di categoria superiore, finisca per offrire delle prestazioni così al di sotto delle aspettative.
Suggerimenti e consigli per recuperare Erik? Credo di avervi fornito tutte le info necessarie.
Ultima modifica di Cizzu; 29-12-2017 alle 10:01
due registi ed entrambi a sostegno... ho paura che si pestino un po' i piedi tra loro
Mah...io non lo vedo così disastroso...
Mi piace molto l'argomento perchè nel corso degli anni ho spesso avuto problemi di questo genere, giocatori molto validi sulla carta, ma poi autori tutta la stagione di prestazioni mediocri...
Sono d'accordo.
Per esperienza personale, ho sempre fatto molta fatica a far funzionare il doppio regista. Personalmente, e visto anche le caratteristiche postate, farei giocare il diciottenne regista, magari avanzato visto il valore non eccelso in contrasti (ma spesso avanzato o arretrato lo cambio in base all'andamento delle partite), e Sowislo incontrista con compiti difensivi davanti alla difesa, o al limite centrocampista difensivo, con Sarpei pronto a subentrargli. Mi rimane quindi Rother da centrocampista centrale, con compiti di sostegno.
Credo che in questo modo Majetschak sia più libero di impostare e creare a suo piacimento, più avanti, e soprattutto coperto, ma anche a fianco supportato...
io sto riuscendo a farli coesistere, ma il regista arretrato sta sulla linea dei centrocampisti, mentre quello avanzato come TC
con l'arretrato sulla mediana non sono mai riuscito a farlo funzionare
ovviamente il terzo del centrocampo dev'essere un maniscalco che come hobby fa il taglialegna ed a tempo perso il mastro ferraio
Ho provato anche io, e qualcosa non riesco a farlo funzionare: il mio mediano, o comunque terzo di centrocampo, arriva cotto al 60'. Magari ovvio, ma spesso non me lo posso permettere, o perchè non ho il suo ricambio, o perchè, so già a priori che un cambio me lo brucio così.
E per quanto riguarda il doppio regista ho provato con FM17 la soluzione che proponi, ma ti giuro che uno dei due, faceva sempre prestazioni anonime, e in fase di possesso mi sembrava di giocare in dieci, sbagliavo qualcosa io sicuramente.![]()
se a 18 anni avesse il carattere e la constanza di un 30enne sarebbe un fenomeno conclamato
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Grazie
Quindi è soltanto un problema di impostazione tattica? Posso tentare le modifiche che mi hai suggerito. Sto pericolosamente sprofondando in penultima posizione e devo fare qualcosa immediatamente..
Beh si, ma non mi sembra nemmeno malaccio nei valori mentali.
Determinazione 13, Carisma 13, Impegno 15... pecca in Coraggio e Decisioni.
Io ho giocato anche con 4 registi, dipende dal resto della squadra...più giocatori liberi di inventare metti, più disciplinato dovrà essere il resto della squadra
Per quanto riguarda il giocatore in questione la pecca in coraggio e decisioni in effetti non va sottovalutata ,soprattutto in coppia e in mezzo al campo: se quando riceve palla non sa che farne e non ha le palle per prendersi delle responsabilità o dei pestoni di sicuro non sarà molto utile;sicuramente per rendere ha bisogno di ampio spazio quando ricevere, per avere il tempo di decidere che fare senza pressione avversaria...
D'accordissimo con voi sulle questioni mentali, o sull'età/esperienza, sicuramente non è solo una questione tattica
ma come dice Cizzu nei valori mentali ho visto peggio fare bene, soprattutto per il livello...
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