se si ammalano di coronavirus tutti gli italiani, non muoiono 13mila persone
13mila persone è lo 0,02% degli italiani, la mortalità del coronavirus è di un paio di ordini di grandezza superiore quindi moltiplica quel numero per 100
Ultima modifica di Fabatt; 16-03-2020 alle 23:05
il doppio dello 0,02%?
ad oggi in italia abbiamo circa l'8% di vittime sui casi accertati di coronavirus, se anche ipotizzassimo ottimisticamente che il 90% dei contagiati reali stia al di fuori dalle cifre ufficiali (asintomatici, con sintomi lievi o non "tamponati") avresti un numero 40 volte più alto, quindi mezzo milione su tutta la popolazione
intanto i morti per polmonite sono 11.000 ed è polmonite batterica. il vaccino per il pneumococco c'è e se uno non si trascura c'è anche la cura.
Poi, qui i morti rischiano di essere molti di più ma quel che rende ancor più grave la situazione non sono i morti ma tutte le persone che hanno bisogno di essere seguite in ospedale. Non ci sono letti e non c'è attrezzatura, respiratori, caschi...addirittura scarseggiano le scorte di ossigeno. E leggevo ieri che si stanno spaccando le canne dell'ossigeno perché sotto stress e non resistono al congelamento.
Quindi, significa che se non si argina la crisi rischiano di morire tutti quelli che si stanno salvando grazie alle cure ospedaliere perché non ci sarà più posto per tutti.
il modello inglese, presto abbandonato, prevedeva di non bloccare nulla. Beh, credo che tempo 20 giorni si sarebbe bloccato tutto lo stesso perché anche saturando tutti gli ospedali con il coronavirus, se uno fa un incidente in macchina (e Dio solo sa quanti ce ne sono sulle strade tutti i giorni) va a finire che muore sicuramente visto che gli ospedali sono stracolmi.
Una ecatombe.
I dati li avevo presi dall'istituto superiore di sanità, ma cambia poco
Un'altra cosa che non mi spiego è proprio la saturazione degli ospedali. Abbiamo pochi posti in terapia intensiva dovuti si tagli (da me ad esempio sono 4 posti per un bacino d'utenza di 150mila abitanti circa). Però a 30km c'è un ospedale che hanno dismesso negli ultimi anni, enorme; funzionano solo il pronto soccorso e alcuni ambulatori (psichiatria e culistica). È vuoto e ci si potrebbero allestire le attrezzature necessarie (molte sono ancora presenti all'interno e lo dico perché ci ho lavorato), ma non viene preso in considerazione neanche come sgabuzzino
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Sul modello inglese: sentivo ieri, per caso, in radio parlare una tizia, affermando che Johnson non avesse del tutto detto quanto riferito dai media italiani. Sarebbe curioso ascoltare l'intervista originale, perché pareva particolarmente furente per via della traduzione fatta a casso di caane![]()
Il problema è trovare le risorse necessarie, alcune regioni se lo possono permettere, le altre o attendono l'intervento statale o stanno fresche. Citando l'Emilia e la Lombardia, che sicuramente fondi ne hanno, non è così immediato neanche per loro tirare fuori posti letto "istantanei" sul modello cinese.
in Veneto per domenica ne avranno ripristinato 5 o 6 non ricordo, più un piano dismesso di un altro ancora in funzione. Ne faranno dei sanatori, sposteranno gli infetti non gravi. Poi però bisogna comprare i macchinari per fare i nuovi posti di terapia intensiva. Infine per ogni 2 letti di terapia intensiva ci devono essere 1 dottore e tot infermieri.
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