
Originariamente Scritto da
smoldino
Quando cederanno qualcuno con quell'importo forse sarà così, ad oggi non si può dire.
Vendere a 30 o vendere a 60 sono due sport diversi, non sono comparabili. La forza dell'Atalanta è vendere tanto come quantità, ad un buon prezzo ma raramente a cifre folli, e avere in casa il sostituto oppure trovarlo con operazioni ultra intelligenti (la cifra spesa per tutta la rosa attuale, comprendendo anche riscatti che forse non avverranno, è sui 185M circa. Per dare un'idea, un calcolo simile sulla Fiorentina si attesta sui 135M).
Il vero punto di forza, secondo me, è non farsi problemi a vendere in periodi come il mercato di Gennaio, anche a costo di aprire falle nella rosa, e a quel punto investire pesantemente nei giovani. L'Atalanta fa player trading di alto livello con i giovani (le top cessioni sono tutte di player under25, in larga parte under23), quei giovani di cui spesso e volentieri ci si innamora e non si vuole mai cederli oppure si iper-valuta, a forza di andare a rischiare la rottura.
Ad oggi, Gomez, Ilicic, Zapata non si cedono; mentre Gagliardini, Conti, Castagne, Kulusevski si.
La programmazione Atalanta è molto chiara, è un modello che funziona, ma visto che sono gli unici probabilmente non così ripetibile: serve un reparto osservatori di altissimo livello, un allenatore con le idee chiare che allo stesso tempo non impone il mercato, una società in grado di valutare il giusto prezzo dei giocatori e capire che il beneficio lo si ha, nel lungo periodo, quando la squadra gira, a prescindere dall'età che hanno. Un sistema perfetto non esiste (vendere Gagliardini e Conti sui 20-25M è una genialata, su Kulusevski penso che Gasperini abbia preso una discreta inculata) ma sicuramente hanno un modo consolidato e chiaro