Io non trovo molti pro, lavorativamente parlando, nell'andare all'estero. O si è molto qualificati e si va all'estero per essere pagati di più, oppure non vedo la differenza nel dover accettare lavori con contratti precari in posti dove ci sono difficoltà oggettive come lingua e stile di vita diversi.

Se poi si vuole cambiare vita e mettersi in gioco, il discorso cambia.