di sicuro il cervello non sarà il tuo
Con "fuga di cervelli" si intende l'emigrazione di giovani talenti italiani verso Paesi esteri che possano meglio supportare le loro qualità nel mondo del lavoro.
C'è poi la fuga di braccia, ovvero quelli costretti ad emigrare per lavorare. Quelli senza particolari "cervelli", quelli che vanno via solo per mantenere uno stipendio, quelli insomma che sarebbero volentieri rimasti nel BelPaese.
Poi però è arrivato Otto.
Make Genoa great again!
di sicuro il cervello non sarà il tuo
Ma facciamo un passo indietro alla mia vita passata. Lavoravo come spedizioniere nel più importante porto italiano, agli ordini di uno dei giganti scandinavi dello shipping.
Tran tran ormai abituale, calcetto con gli amici, stadio alla domenica...e poi la crisi.
Uno, due, tre, quattro anni e anche i giganti poi tanto grandi non si dimostrarono davanti alle asperità del mondo finanziario.
Cominciarono a girare voci, mail, sussurri in cui si parlava di una sola, triste soluzione: ridurre i costi.
Ridurre la forza lavoro.
Ridurre noi....
Sempre più spesso nel nostro grosso e asettico edificio notavamo un viavai di uomini incravattati che scendevano da auto aziendali accompagnati da portaborse e traduttori. Non potevamo sapere cosa si dicessero insieme ai nostri dirigenti nell'isolamento della sala riunioni ma di sicuro l'argomento principe era la riorganizzazione delle risorse.
Un modo come un altro per dire "calcio nel culo".
Make Genoa great again!
Arriviamo così a circa un anno fa, quando l'azienda mise le carte in tavola: il presidio italiano doveva scendere da 300 a 30 lavoratori.
Una mazzata ancora peggiore di quanto preventivato.
Ci furono scioperi, cortei, qualcuno chiese l'aiuto del solito politico "che finalmente si mette dalla parte dei lavoratori"....see, come no. Non risolvemmo granchè.
Gli over 50 furono accompagnati alla pensione (beati loro). Gli altri dovevano sperare di rientrare in quei 30...
A gestire la transizione (si, "loro" la chiamavano così....) fu mandato Otto von Kullen, tedesco 50enne che nella piramide gerarchica dell'azienda era sicuramente nei primi 5 posti. Bastarono tre giorni perchè il suo nome fra le nostre file diventasse Otto Fankulen....abbastanza scontato.
Un mese dopo l'inizio di tutta quella faccenda uscirono le graduatorie: non ero fra i 30 confermati.
Ma ecco la bella notizia: nessuno sarebbe stato licenziato, ma solo trasferito. Quella sera con i colleghi festeggiammo comunque lo scampato pericolo...il lavoro è lavoro, anche lontano da casa!
E poi Fankulen è crucco, il principale snodo portuale tedesco è Amburgo...beh non saremmo mica caduti male.
Make Genoa great again!
Non vedo le immagini ma provo a seguire comunque
mi spiace ma io tifo Stoccarda
Il giorno della verità. Già, così era confidenzialmente chiamata la giornata in cui avremmo conosciuto il nostro destino.
Ci accolsero in una sala ai piani alti dove non eravamo mai stati. Lì avremmo personalmente parlato con il signor Fanculo (si, ormai lo avevamo italianizzato).
Mi insospettii quasi subito quando notai che saremmo entrati da una parte ma usciti dall'altra, come a voler nascondere qualcosa. I miei sospetti diventarono quasi certezze quando vidi dalla finestra un mio collega che, dopo il colloquio, raggiungeva l'uscita del parcheggio prendendo a pugni tutto quello che gli capitava a tiro. Non proprio la reazione di uno che ha ricevuto un'offerta generosa, ecco.
Make Genoa great again!
Quel giorno cambiò la mia vita, e quel che non dimenticherò mai è la faccia di Herr Otto Fanculo (si, ormai l'avevamo italianizzato) quando mi alzai e mi diressi verso l'uscita. Come descriverla...come Rocco Siffredi dopo una clamorosa cilecca, ecco.
Le frasi di circostanza, il sottolineare che l'azienda pur di non lasciare a casa i dipendenti si era decisa ad allargari i propri affari in nuovi settori come pesca e turismo bla bla bla....prima di sputare il rospo:
"...presso la nostra nuova sede di Hammerfest"
"Eh?"
"Hammerfest"
"E dove sarebbe?"
"In Norvegia"
"Vicino Oslo?"
"Non proprio. E' la città più a Nord del mondo"
Ah.
Stronzo.
Anzi, "ASTRONZO!" sarebbe da urlare, ma non posso.
Lui intanto continuava a parlare di come da quelle parti ci fosse richiesta di personale per gestire le navi da pesca o da ricerca scientifica e di come avrebbero avuto bisogno di uno come me. Un teatrino che aveva lo scontato finale del "No grazie, mi prendo i due spiccioli che mi date e firmo le dimissioni". E invece:
"Accetto"
E la prima crepa nel muro di sicurezza di Herr Fanculo era fatta.
"Prego?"
"Accetto il trasferimento"
"Ah....o-ok....allora......passi di là...segretaria...moduli...le diremo....senta ma è proprio sicuro?"
"Certo. Non ho scelta, a questa età".
E lì la crepa si fece cratere, le sue sicurezze crollarono come la Germania di Klinsmann a Dortmund 2006.
Decisi di cambiare la mia vita in un modo pazzesco, chissà cosa mi avrebbe riservato il futuro ma Dio che soddsfazione!
Make Genoa great again!
Ca220 Hammerfest!!!
Ricordo la prima volta che ci sono andato come fosse ieri..
Ero da mia zia, con il portatile nuovo di pacca, un Microstar dalle prestazioni mostruose ( e che poi avrebbe sofferto di surriscaldamento cronico proprio per questo)
Ero fissato con l'andare in Norvegia una volta finiti gli studi e preso la laurea.. quindi già mi allenavo con il calcio norvegese..
Sulle tracce di Guglielmo II saluta gli amici dell'isbjornklubben (se non ricordo male come si scrive) dovrebbe essere tipo una società segreta dell'orso polare..
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