L’analisi sembra semplice, lineare, non occorre perderci troppo tempo. Eppure è superficiale, perché incompleta: il Napoli di Sarri, numeri alla mano, ha perso punti perché ha visto calare la sua capacità realizzativa, con 14 gol nelle prime 7 giornate e 10 nelle successive 8; sono gli stessi numeri, però, a dirci che il Napoli di Milik aveva una media di 16,7 tiri a partita, rimasta praticamente immutata nel periodo successivo all’infortunio dell’attaccante polacco (16,1). Un’analisi più approfondita, quella sulla variazione della shot accuracy per esempio, addirittura sconfessa completamente la teoria di partenza: con Milik arruolabile, il rapporto tra le conclusioni finite nello specchio della porta e quelle tentate non superava il 44%; nelle successive 8 sfide di campionato, questo dato si alza fino al 51%. Il Napoli tira meglio in porta, con più precisione, da quando Milik è assente per infortunio.
http://www.rivistaundici.com/2016/12...poli-problemi/

Si citano inoltre anche i vari problemi della difesa, che a numeri è la seconda migliore d'Italia per occasioni concesse, ma queste sono spesso e volentieri "facili" per gli attacchi avversari.

Non sono problemi irrisolvibili, anzi, sono testimoni del buon lavoro che Sarri in questo biennio sta conducendo; ma per fare il salto definitivo di qualità, oltre che ad un pizzico di fortuna in più, serve una vera svolta tattica, che nel post-Higuain non si è ancora avverata. Anche perché, a mio parere, ad aspettare Milik butti via questa stagione (dove per butti via -> non ti qualifichi alla Champions).

Io fossi nel napoletano spererei di andare in Europa League e mi concentrerei su quella, ma capisco che non è il classico pensiero italico.