Un giocatore americano si deve adattare ma alla fine viene qua e fa la differenza sempre, le squadre più forti lo sono per gli americani ; Sammardo Samuels fa la differenza in Italia e in America sarebbe nessuno ma se chiunque degli altri centri NBA fosse in italia farebbe la differenza ugualmente (guardando i roster NBA sono poche le riserve in quel ruolo su cui non ho la certezza che farebbe la differenza) , ugualmente la differenza farebbero i play puri (in NBA tuttavia ce ne sono pochi) mentre qualche difficoltà potrebbero incontrarla le ali atletiche e le guardie atletiche (non tiratori puri) in quanto il gioco qua è diverso e potrebbero non riuscire a sfruttare del tutto la propria atleticità (chiaramente non parlo di gente del calibro di Westbrook,James,Anthony etc. perchè sono giocatori totali).
Ad ogni modo.....Milano (Samuels) Avellino (Banks) Bologna (Ray) Brindisi (Harper) Cantù (World Peace) Capo d'Orlando (Hunt) Caserta (IVANOV) Cremona (Hayes) Pesaro (Ross) Pistoia (Williams) Reggio Emilia (Diener) Roma (Curry?) Sassari (Logan) Trento (Mitchell) Varese (Maynor) Venezia (PERIC)
A parte in due casi quelli che secondo me sono i giocatori chiave delle squadre di serie A sono tutti americani....e spesso anche 3/4 giocatori in quintetto sono americani....gente che in NBA non valeva nulla o non ha i requisiti per accedervi...quindi credo ci sia una troppo alta considerazione per questo basket , bisogna rendersi conto che siamo di nicchia. Quando uno è buono viene subito draftato in NBA