adesso voglio l'emoticon di mou con le manette
Tranquillo @Giangy quando duci in economia è perché si cerca di risparmiare sulla mano d'opera, tipo che il manovale lo fo io, tutte le certificazioni, I calcoli etc.. sono seguiti da uno studio apposito.
Il che mi costa un boato (fra il porticato e il futuro ampliamento di casa etc. Parliamo di 15 mila euro per progetto, permessi etc.. etc.. ).
Mio cognato ha la ditta, ed un altra ditta si occuperà anche dell'ampliamento, in quel caso non ci metterò mano che a "grezzo" finito per le piastrelle etc.
Il discorso però rimane, per un porticato, che è una semplice struttura senza muri quasi, etc.. noi si è lavorato con il cemento armato etc.. così come farà la ditta per gli ampliamenti
Potrei forse pagare meno, ma preferisco che tutto sia fatto a norma di legge.
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Sono l'OLDMOD, come "l'architetto" non rimango stupito di vederti, non è la prima volta.
Ci fu un Papclisma™, gli sticky sparirono ma Olorin riuscì a salvarne alcuni.
Ci fu un Papclisma2™ salutammo Fm Generale anche con il fiuuuuu cit., c'è stato anche il Papclisma3™,
ne usciremo, siamo pellacce.
Ride on a Scott Bike!
P+C = L²
Eh lo so. Ma lo stato dovrebbe anche spiegare perché un geometra prende 10000 euro per un lavoro in cui materiali etc costano più o meno 10000 euro
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Già, ma soli da noi
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Non sono molto d'accordo, io penso che negli ultimi anni si siano fatti grossi passi avanti, per lo meno nelle mie zone che sono poi quelle interessate da questo terremoto questa che dici non è la realtà che conosco io. Poteva forse essere vero una volta, ma per le case fatte oggi non è più così. Una delle conseguenze degli ultimi terremoti è stata proprio l'inasprirsi di provvedimenti della magistratura verso tecnici sia comunali che pubblici. I tecnici comunali ora stanno molto più attenti, anche perchè hanno loro stessi delle precise responsabilità penali sui procedimenti presi in carico. OItre alla ristrutturazione di casa mia (mio papà è ingegnere, io geometra), ho dato una mano anche per quella di casa di mio zio e posso assicurare che all'ufficio tecnico di Pievebovigliana (2 tecnici comunali in tutto) ci hanno chiesto di tutto e di più. Questo per lo meno in fase di progetto. Quanto alla verifica che i lavori vengano poi fatti seguendo quanto dichiarato in fase di progetto poi qui risulta più facile che altrove essendo pochi gli edifici da controllare. Il problema è che quasi tutte le case sono state fatte in passato, quando le cose si facevano alla buona, e non sempre ci si è rimesso mano per ristrutturarle, ma viene fatta solo l'ordinaria amministrazione. E per quanto riguarda le case nuove o le nuove ristrutturazioni, magari è facile controllare la corretta corrispondenza dell'esteriorità del progetto, ho i miei dubbi invece sul controllo dei materiali utilizzati. Anche perchè l'impresa, se vuole fregare, ti fa per esempio armatura e gettata dei pilastri in fretta e furia in orari in cui è sicura di non essere controllata, e ti saluto.
In questi giorni su web, carta stampata e telegiornali si dicono le stesse cose che si dicevano dopo i terremoti dell'Aquila e dell'Emilia. Ma a parte sulla sicurezza di scuole ed edifici pubblici, sul quale si può fare molto poichè basterebbe che le amministrazioni ci spendessero soldi anzichè spenderli per le cazzate (come fanno), sono molto scettico che si possa fare qualcosa per l'edilizia privata. Ma chi cazzo andrà mai a spendere 300.000 euro per adeguare sismicamente una casa che non ne vale neanche 100.000, magari una seconda casa che si utilizza per poche settimane all'anno?
Qualcosa bisognerà provare a fare a livello normativo e ci proveranno senz'altro, ma non sono molto ottimista, le leggi ci sono e sono già abbastanza complicate, purtroppo all'atto pratico complicano sempre di più la vita a chi vuole fare le cose secondo le regole, aumentando la burocrazia, le carte necessarie e quindi anche le spese per pagarsi ingegneri, geometri e tutto il resto, ma purtroppo la disonestà o il pressappochismo (perchè in molti casi non c'è malafede ma solo superficialità) trovano sempre il modo di manifestarsi
Non metto in dubbio la tua esperienza locale in quel comune. Ovviamente non si generalizza mai, ci sono alcuni comuni molto attenti, con uffici tecnici pignoli.
Ma mediamente la situazione è quella che ti ho riportato io. Gli uffici tecnici sono formati da 1, massimo 2 elementi (a seconda della grandezza dei comuni, e parliamo comunque di comuni piccoli ovviamente), che spesso si devono occupare anche di comuni vicini. Raramente riescono a dare uno sguardo alle SCIA entro i termini previsti da legge, e quasi sempre i progetti passano direttamente in esecuzione per silenzio assenso. Ovviamente i lavori che sono maggiormente "ignorati" sono quelli di risistemazione, di piccoli ampliamenti. Le lottizzazioni, le nuove costruzioni, hanno comunque un minimo di controllo, a meno che non siano direttamente abusive e fatte in zone particolarmente isolate e poco visibili.
Quello che accade spessissimo è che dal progetto presentato, a quello realmente eseguito, le modifiche "in itinere" sono tantissime, con ditte quasi mai corrispondenti a quelle dichiarate (di facciata), con esecuzione in "economia" da parte del proprietario. Direttori lavori che non mettono piede in quei cantieri MAI, se non per andare a prendere la "parcella" per la firma. Collaudatori statici che fanno altrettanto, mettendo la firma su documenti redatti dal geometra e stop.
Chi controlla sul territorio è sempre meno. I vigili urbani, che dovrebbero essere a livello locale i primo controllori, non hanno le competenze tecniche per fare nulla, quelli dell'ufficio tecnico difficilmente escono per fare un "giro di controllo". Noi carabinieri, salvo quelli che come me lavorano in settore specializzato ambientale, non saprebbero nemmeno cosa vedere sui documenti di un progetto. Ci sarebbero quelli della Forestale, ma anche loro a volte non hanno voglia e capacità di farlo, oltre che a breve verranno inglobati da noi e, secondo me, moriranno li come competenze. Insomma, non c'è reale controllo sul territorio, soprattutto quello interno, per una volontà....politica. Il controllo crea problemi, ritarda i lavori, fa girare meno i soldi...insomma non è buono per il tanto agognato PIL. E' brutto dirlo ma la nostra politica PUNTA a questo mondo sommerso dell'edilizia, che alla fine "sana" con enormi ed abnormi sanatorie "urbi et orbi" con il quale incassa un po di soldi per le casse statali\comunali e fa tutti contenti.
Solo che in Italia si aspetta sempre la tragedia per evidenziare queste enormi storture. Anzi...ti dirò, visto anche le dichiarazioni di attuali ministri e noti giornalisti, le tragedie possono essere un "viatico" per far ripartire il settore edilizio e fare PIL. Quando a dirlo è un ministro dello stato...di cosa vogliamo parlare?
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