adesso voglio l'emoticon di mou con le manette :zizi:
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adesso voglio l'emoticon di mou con le manette :zizi:
Tranquillo @Giangy quando duci in economia è perché si cerca di risparmiare sulla mano d'opera, tipo che il manovale lo fo io, tutte le certificazioni, I calcoli etc.. sono seguiti da uno studio apposito.
Il che mi costa un boato (fra il porticato e il futuro ampliamento di casa etc. Parliamo di 15 mila euro per progetto, permessi etc.. etc.. ).
Mio cognato ha la ditta, ed un altra ditta si occuperà anche dell'ampliamento, in quel caso non ci metterò mano che a "grezzo" finito per le piastrelle etc.
Il discorso però rimane, per un porticato, che è una semplice struttura senza muri quasi, etc.. noi si è lavorato con il cemento armato etc.. così come farà la ditta per gli ampliamenti
Potrei forse pagare meno, ma preferisco che tutto sia fatto a norma di legge.
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Eh lo so. Ma lo stato dovrebbe anche spiegare perché un geometra prende 10000 euro per un lavoro in cui materiali etc costano più o meno 10000 euro [emoji38]
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Già, ma soli da noi :sad:
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Non sono molto d'accordo, io penso che negli ultimi anni si siano fatti grossi passi avanti, per lo meno nelle mie zone che sono poi quelle interessate da questo terremoto questa che dici non è la realtà che conosco io. Poteva forse essere vero una volta, ma per le case fatte oggi non è più così. Una delle conseguenze degli ultimi terremoti è stata proprio l'inasprirsi di provvedimenti della magistratura verso tecnici sia comunali che pubblici. I tecnici comunali ora stanno molto più attenti, anche perchè hanno loro stessi delle precise responsabilità penali sui procedimenti presi in carico. OItre alla ristrutturazione di casa mia (mio papà è ingegnere, io geometra), ho dato una mano anche per quella di casa di mio zio e posso assicurare che all'ufficio tecnico di Pievebovigliana (2 tecnici comunali in tutto) ci hanno chiesto di tutto e di più. Questo per lo meno in fase di progetto. Quanto alla verifica che i lavori vengano poi fatti seguendo quanto dichiarato in fase di progetto poi qui risulta più facile che altrove essendo pochi gli edifici da controllare. Il problema è che quasi tutte le case sono state fatte in passato, quando le cose si facevano alla buona, e non sempre ci si è rimesso mano per ristrutturarle, ma viene fatta solo l'ordinaria amministrazione. E per quanto riguarda le case nuove o le nuove ristrutturazioni, magari è facile controllare la corretta corrispondenza dell'esteriorità del progetto, ho i miei dubbi invece sul controllo dei materiali utilizzati. Anche perchè l'impresa, se vuole fregare, ti fa per esempio armatura e gettata dei pilastri in fretta e furia in orari in cui è sicura di non essere controllata, e ti saluto.
In questi giorni su web, carta stampata e telegiornali si dicono le stesse cose che si dicevano dopo i terremoti dell'Aquila e dell'Emilia. Ma a parte sulla sicurezza di scuole ed edifici pubblici, sul quale si può fare molto poichè basterebbe che le amministrazioni ci spendessero soldi anzichè spenderli per le cazzate (come fanno), sono molto scettico che si possa fare qualcosa per l'edilizia privata. Ma chi cazzo andrà mai a spendere 300.000 euro per adeguare sismicamente una casa che non ne vale neanche 100.000, magari una seconda casa che si utilizza per poche settimane all'anno?
Qualcosa bisognerà provare a fare a livello normativo e ci proveranno senz'altro, ma non sono molto ottimista, le leggi ci sono e sono già abbastanza complicate, purtroppo all'atto pratico complicano sempre di più la vita a chi vuole fare le cose secondo le regole, aumentando la burocrazia, le carte necessarie e quindi anche le spese per pagarsi ingegneri, geometri e tutto il resto, ma purtroppo la disonestà o il pressappochismo (perchè in molti casi non c'è malafede ma solo superficialità) trovano sempre il modo di manifestarsi
Non metto in dubbio la tua esperienza locale in quel comune. Ovviamente non si generalizza mai, ci sono alcuni comuni molto attenti, con uffici tecnici pignoli.
Ma mediamente la situazione è quella che ti ho riportato io. Gli uffici tecnici sono formati da 1, massimo 2 elementi (a seconda della grandezza dei comuni, e parliamo comunque di comuni piccoli ovviamente), che spesso si devono occupare anche di comuni vicini. Raramente riescono a dare uno sguardo alle SCIA entro i termini previsti da legge, e quasi sempre i progetti passano direttamente in esecuzione per silenzio assenso. Ovviamente i lavori che sono maggiormente "ignorati" sono quelli di risistemazione, di piccoli ampliamenti. Le lottizzazioni, le nuove costruzioni, hanno comunque un minimo di controllo, a meno che non siano direttamente abusive e fatte in zone particolarmente isolate e poco visibili.
Quello che accade spessissimo è che dal progetto presentato, a quello realmente eseguito, le modifiche "in itinere" sono tantissime, con ditte quasi mai corrispondenti a quelle dichiarate (di facciata), con esecuzione in "economia" da parte del proprietario. Direttori lavori che non mettono piede in quei cantieri MAI, se non per andare a prendere la "parcella" per la firma. Collaudatori statici che fanno altrettanto, mettendo la firma su documenti redatti dal geometra e stop.
Chi controlla sul territorio è sempre meno. I vigili urbani, che dovrebbero essere a livello locale i primo controllori, non hanno le competenze tecniche per fare nulla, quelli dell'ufficio tecnico difficilmente escono per fare un "giro di controllo". Noi carabinieri, salvo quelli che come me lavorano in settore specializzato ambientale, non saprebbero nemmeno cosa vedere sui documenti di un progetto. Ci sarebbero quelli della Forestale, ma anche loro a volte non hanno voglia e capacità di farlo, oltre che a breve verranno inglobati da noi e, secondo me, moriranno li come competenze. Insomma, non c'è reale controllo sul territorio, soprattutto quello interno, per una volontà....politica. Il controllo crea problemi, ritarda i lavori, fa girare meno i soldi...insomma non è buono per il tanto agognato PIL. E' brutto dirlo ma la nostra politica PUNTA a questo mondo sommerso dell'edilizia, che alla fine "sana" con enormi ed abnormi sanatorie "urbi et orbi" con il quale incassa un po di soldi per le casse statali\comunali e fa tutti contenti.
Solo che in Italia si aspetta sempre la tragedia per evidenziare queste enormi storture. Anzi...ti dirò, visto anche le dichiarazioni di attuali ministri e noti giornalisti, le tragedie possono essere un "viatico" per far ripartire il settore edilizio e fare PIL. Quando a dirlo è un ministro dello stato...di cosa vogliamo parlare?
Si, su questo punto quanto dici è condivisibile, e sicuramente avrai ragione sul fatto che la realtà che conosco io non sarà uguale dappertutto. Spesso ad una pignoleria assurda sulla burocrazia e le carte da presentare non corrisponde affatto altrettanta pignoleria nel controllo dell'esecuzione dei lavori, anzi. Nel caso dell'edilizia privata poi la direzione lavori poi si trova spesso assurdamente contro lo stesso padrone di casa, che punta più a risparmiare che ad assicurarsi la propria sicurezza e quella dei propri familiari, vieni anzi visto come il pignolo rompiballe che rallenta inutilmente i lavori. E allora uno dice: se sta bene a te perchè mi devo rovinare il fegato io? Pagami la parcella e se poi la casa ti casca in testa sono cassi tuoi. Più assurdo ancora è quando questa mentalità ce l'hanno persino le amministrazioni per quanto riguarda i lavori di edifici pubblici, dove magari si sprecano tanti soldi in cavolate ma non si mettono a bilancio soldi da destinare a strutture sempre più fatiscenti
Beh, diciamo che se la casa casca il primo che si va a prendere è il progettista ed il Direttore Lavori (oltre il collaudatore per i cementi armati). Quindi fregarsene è da irresponsabili, oltre che fortemente a rischio. D'altronde quante case cadono realmente? Pochissime, tranne situazioni di tale gravità. Quindi spesso il rischio vale la candela.
Gli amministratori locali solitamente sono molto pignoli con gli oneri di urbanizzazione, e con le tasse ed i balzelli collegati. Se paghi quelli...poi fai un po quello che vuoi.
che la burocrazia però sia incredibile è vero, siccome mia moglie è del tipo "pignola", ha voluto avere tutte le carte in mano e corrette.
Così ha lasciato il solco da casa nostra all'ufficio tecnico, delle volte s'è impegnata più (e al posto) del geometra -.- che però abbiamo dovuto comunque pagare (per la precedente parcella 15 mila euro :| ).
comunque (per dire..) è un dato di fatto che a Gubbio nel 1983 l'edilizia era praticamente ferma e morente, con praticamente tutti i costruttori che stavano boccheggiando..
poi è arrivato il 30 aprile 1984, terremoto senza morti ma con danni e via che si è ripartiti per un 10/15 anni di lavoro per tutto il settore :esd:
Nelle ultime ore sembra riaumentata la potenza delle "scossette" di assestamento (anche se non si è superata la magnitudo 4). Speriamo bene.
parliamone
https://pbs.twimg.com/media/CrWO9QvW8AANi_A.jpg
poi vi dico la mia
Bisogna capire quale chiave di lettura gli si voglia dare. O meglio, abbiano voluto dare loro.
Mi spiace ma la satira senza freni non la concepisco. Non ero Charlie prima e non lo sarò ora, né domani.
*
Vorrei vedere un sisma in Francia e mi piacerebbe poi vedere la "satira" a riguardo.
Peraltro non mi risulta ci siano state vignette "satiriche" nostre sulle varie porcate che sono successe in Francia negli ultimi due anni e passa...
Inviato dal mio Magic Diary
Ma poi dai è assurdo, qualunque vignetta puoi darci il significato che vuoi con questo ragionamento. Sono semplicemente dei giornalai che invece che sparare balle sul calciomercato si sono specializzati su questo segmento di mercato.
hanno fatto anche una vignetta su Nizza. le fanno su tutto, non hanno mica problemi.
beh c'è da dire che l'intento è chiaramente quello di criticare la gestione dei terremoti in italia.
ecco, io le loro vignette le ho sempre trovate eccessive. basta immedesimarsi in uno qualsiasi dei temi toccati dalle loro vignette per capire che chi viene toccato direttamente facilmente se ne risente.
è anche vero che non mi cambia la vita e non cambia a nessuno sapere che un giornalino che tira poche decine di migliaia di copia fa vignette satiriche.
però, però...
chi si riempiva la bocca di #jesuischarliehebdo adesso non si può tirare indietro, se eri CH prima lo sei anche adesso :esd:
ecco, quello è il problema...la gente che ride della vignetta di maometto (perchè chi se ne fotte di maometto) o sulla religione cattolica e poi si indigna a morte per una vignetta satirica sulle case costruite male che cadono sotto al terremoto :rotfl:
anche il sindaco di amatrice ha sbagliato, io avrei risposto semplicemente: "ah si? CH ha fatto la vignetta? e chi se li incula?"
https://pbs.twimg.com/media/CrWH2KWWgAEuUNM.jpg
:esd:
che poi non è neanche vero perchè le facevano anche quelli bravi :esd:
Io sono Fibonacci infatti, mentre non sono mai stato Charlie Hebcoso. :asd:
(Io... Che non sono esattamente un tipo di destra, fra l'altro... E lo dico perché spesso una cosa come quella che dico io è interpretata quasi sempre come un pensiero destrorso...)
Cmq visto che ci siamo... Qualcuno ricorda i gelati GIS? Un mio amico dopo aver sentito che il tizio della strage di Nizza si era spacciato per venditore di gelati, ha coniato la nuova marca GISIS. :asd:
Così... Per farvi fare due risate, potenzialmente. :esd:
Inviato dal mio Magic Diary
e invece prendiamo coscienza della nostra povera stupidità in quanto esseri umani che nulla possono contro la forza della natura e siamo così miseri da ammazzarci tra di noi per pura follia...
(che poi il terremoto non ha mai ucciso nessuno, è la casa che ti viene in testa ad ammazzarti).
Io ho appena messo la foto je suis charlie su fb.
han ragione, gli immobili in italia sono una mafia e in certi posti l'abusivismo fa padrone, oltre al fatto che come sempre c'è chi ci mangia sia prima che dopo su ste cose e sarebbe da inculare a fuoco
Nuova vignetta:rotfl:
Spettacolo. No però ad un certo punto hanno anche ragione :sisi: (fermo restando che ce li stiamo inculando troppo)
questa è una bella risposta, di quelle che
"da quella curva spunterà
quel naso triste da italiano allegro
tra i francesi che s'incazzano"
perché purtroppo per loro, malgrado un ceppo gallico, non sono che mezze fotocopie, il nostro genio (come le nostre nefandezze, saranno sempre troppo per loro).
Cmq non conoscevo CH sino all'attentato di Parigi, non m'è fregato delle loro vignette all'epoca, ne me ne frega oggi, produce carta di miglior qualità la scottex.
oppure dietro "satira", si pensa che possa dirsi tutto tutto, mentre non è così (IMHO).
noi chi?
*
La satira ha la sua ragion d'essere nel colpire i potenti, i corrotti, i malfattori e soggetti negativi in genere e non di certo sparando vignette a cazzo per fare sensazione con l'effetto di offendere mortalmente persone che stanno soffrendo in modo atroce.
E quando si oltrepassa volontariamente qualsiasi confine etico come sono soliti fare (le loro vignette su Maometto sono qualcosa di agghiacciante) si va incontro anche ad estreme conseguenze, perchè un conto è il reporter di guerra che a costo della sua stessa vita riporta quanto accade in luoghi disperati, un conto sono dei scribacchini senza dignità che sputano su tutto e alla lunga hanno raccolto l'odio seminato, andassero in piazza ad Amatrice a sventolare le loro vignette se sono così convinti del loro operato e vediamo cosa raccoglierebbero anche lì.
io invece penso che la satira non debba avere freni altrimenti non sarebbe satira, poi si può discutere su chi sia più bravo o meno bravo
* più o meno su tutto (e mi preoccupa :esd: )
però è stato un ottimo modo di rispondere satiricamente parlando... io trovo che il botta risposta di questo genere sia stato più bello della levata di scudi anti CH di un po' tutto il politicame :sisi: (lo stesso che magari appunto si era eretto a charliehebdoista dopo l'attentato)
non proprio su tutto, qualche tempo fa cacciarono in malo modo la loro penna di punta perchè una vignetta sulla presunta conversione all'ebraismo del figlio di Sarkozy venne considerata "antisemita" :facepalm:
in ogni caso se ne sta parlando pure troppo, che poi è proprio quello che vogliono, si tratta pur sempre di un giornalino che senza l'attentato sarebbe fallito da un pezzo.