A furore Normannorum libera nos Domine! (CKII AAR)

[matters]

Il fatto è che ho dichiarato guerra convinto che almeno uno fra Boemia e Croazia avrebbe tolto truppe all'impero per schierarsi con me e invece non è successo. Probabilmente quello avviene solo con le fazioni. Ho tentato e sono arrivato ad un soffio dalla vittoria. Mi ero incaponito con Spoleto perché è una gran bella contea e quando ero conte mi dava un bel po' di truppe (mi sa che ci sono 2 castelli). Le contee migliori (ci sarebbe anche Vienna) mi sono state scippate da Kaiser rivali senza che avessi possibilità di intervenire e, quando sono stato Kaiser a mia volta, non ho potuto revocarle senza scatenare mega rivolte visto che facevano parte di due regni piuttosto potenti (come truppe siamo nell'ordine: 1) Boemia (è un regno frammentato ma veramente enorme), 2) Bavaria + Romagna, 3) Croazia e poi il resto del mondo). Diciamo che il mio approccio non è mai eccessivamente guerrafondaio, prima di fare incazzare qualcuno ci penso un bel po' e da Kaiser non ho mai fatto guerre fuori dai confini dell'Impero (crociate escluse), visto che avevo un punteggio di minaccia abnorme.
Adesso Spoleto è finita nelle mani di una mia nipotina. Sto provando ad architettare un piano per papparmi tutti quei bei ducati attualmente in mano ai rami cadetti dei von Zelking (Sassonia, Spoleto e Svevia)

ma tu sei duca o qualcosa del genere? perché magari a spoleto può riuscire ad arrivarci attraverso un qualche "de jure" carino carino... tipo "dammi quel vassallo, porca troia".

capisco l'approccio poco guerrafondaio, in genere lo faccio anche io (potrei essere molto più veloce ad espandermi di solito, ma mi piace fare le cose con calma), ma alla fine lo scopo del gioco è comunque quello di avere ambizioni espansionistiche, se non territoriali almeno di titolo. per dire, io spesso parto da conte e non mi fermo finché non sono almeno duca di qualcosa, ma per me tengo sempre pochi territori, mi piace di più avere tanti vassalli e fare in modo che il regno che guido si espanda, ma non che sia per forza mio.